I fondi strutturali e d'investimento europei nel 48° Rapporto Censis sulla situazione sociale in Italia

Il Rapporto, presentato a Roma lo scorso 5 dicembre 2014, analizza i più significativi fenomeni socio economici italiani.

Il documento, nella sua analisi sui dati relativi all'attuazione dei fondi strutturali nel periodo di programmazione 2007-2013, sottolinea il fatto che alla fine del settennio siano state spese risorse pari al 54% della dotazione totale. Questo significa che nel periodo 2014-2015 dovrà essere raggiunto il difficile obiettivo dell'utilizzo del restante 47% delle risorse, con una spesa pari a circa un miliardo al mese. Nonostante le evidenti difficoltà riscontrate dal nostro paese nella spesa dei Fondi strutturali, iI Rapporto sottolinea comunque, la fondamentale importanza che essi ricoprono nell'accelerazione della crescita del PIL pro capite. I Fondi strutturali e le politiche di coesione, infatti, rappresentano una delle pochissime politiche pubbliche orientate al sostegno del rilancio dell'economia e al rafforzamento strutturale della competitività delle imprese e dei territori. L'efficacia dei Fondi risulta però sempre strettamente legata alla dotazione di capitale umano della regione di destinazione e ad alla buona qualità dei governi locali. Per questo rimane alta l'attenzione al tema dell'efficienza della Pubblica Amministrazione nella gestione dei Fondi strutturali in termini di capacità amministrativa, trasparenza, valutazione e controlli di qualità.
In conclusione, dal Rapporto emerge che l'inefficacia dell'utilizzo dei fondi strutturali è causata dalla mancanza di grandi politiche nazionali e dalle carenze delle politiche ordinarie. In molti casi, infatti, in Italia, i fondi strutturali non costituiscono una politica aggiuntiva alle politiche ordinarie ma si sostituiscono ad esse costruendo azioni che non hanno alcun raccordo con gli interventi nazionali e non hanno continuità nel tempo.
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