L'Italia ha recepito le osservazioni della Commissione europea al testo dell'Accordo di partenariato inviato lo scorso 22 aprile 2014 e, nel negoziato con la Commissione, è partita dalla risoluzione delle criticità riscontrate nel corso delle procedenti programmazioni: la dispersione delle risorse in un numero eccessivo di progetti, la mancanza di prerequisiti che garantissero l'efficacia degli interventi e la scarsa capacità amministrativa.
Con la nuova programmazione sarà obbligatorio presentare i Piani Strategici settoriali entro il 2016, evitando così il rischio di frammentazione e inefficacia degli interventi. Per quanto riguarda la capacità amministrativa, aspetto cruciale dei negoziati con la Commissione, la novità è rappresentata dall'istituzione dell'Agenzia per la Coesione che ha il compito di accompagnare il lavoro delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali.
Nel nuovo Accordo di partenariato, in via di formalizzazione, si è data particolare importanza ai temi legati alla ricerca scientifica e all'innnovazione del sistema produttivo (Obiettivi tematici 1 e 3) ai quali sono stati attribuite risorse pari a quasi 9 miliardi di euro.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il comunicato sul sito Internet del Governo italiano.
La versione definitiva prevede una maggiore concentrazione delle risorse e una puntuale definizione delle priorità di investimento.
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